Recensione "È come... un gioco!" di La Spiga Edizioni


Oggi vi presento un testo adozionale per il triennio che mi ha colpito molto: È come... un gioco! della casa editrice La Spiga. Si tratta di un corso che mi è piaciuto particolarmente e cercherò di evidenziare quelli che secondo me sono i punti di forza che lo distinguono da tanti altri testi.

Innanzitutto, il testo è sempre molto inclusivo: sono presenti attività di vario genere che vanno a stimolare tutti i tipi di intelligenza dei bambini. Ad esempio, il metodo proposto per la letto-scrittura, fonematico e fonosillabico, è molto particolare: ogni lettera è associata a un personaggio che ha non solo il nome che inizia per quella lettera ma anche la forma che ne ricorda il grafema. Si tratta di un metodo che io avevo utilizzato con successo con un bambino con disabilità che faticava a memorizzare i suoni: non avete idea della mia felicità nel vederlo realizzato molto simile! Altra caratteristica inclusiva è la scelta di associare a ogni vocale e sillaba formata con quella vocale un colore, questo colore è sempre lo stesso e  in tutto e nelle prime letture in stampato maiuscolo serve a evidenziare le sillabe conosciute. Metodo e Letture, inoltre, non sono pensati come un testo successivo all'altro, ma le prime letture possono essere affrontate molto presto, perché legate ai personaggi del Metodo. Piccoli laboratori di scrittura e prove di realtà appaiono qua e là tra le letture. Sempre in prima, la matematica viene proposta in un testo a parte, in cui pagine di spiegazione si alternano a pagine di esercitazioni: è un volumetto molto ricco, di ben 156 pagine! Storia, Geografia e Scienze si trovano in un mini sussidiario, con pagine di esercitazioni al termine di ogni argomento. Sempre in prima, bellissimi i tre allegati: per ogni bambino un quaderno dei lapbook, per consolidare alcuni apprendimenti in modo pratico, "Fare e disfare" un quaderno tutto da ritagliare, per allenare la motricità e imparare in modo ludico. Grazie a questo quaderno si risparmiano moltissime fotocopie: ci sono le lettere da assemblare, sequenze di storie da riorganizzare, storie da inventare a partire da immagini, parole da ritagliare e tombole per giocare. Infine, un quaderno del corsivo così come dovrebbe essere: finalmente in formato A5, le "Letterine trasformine" permettono di allenarsi su un quaderno della dimensione adatta per i bambini.



Voglio dirvi qualcosa anche dei volumi successivi. In classe seconda la struttura si ripete in modo simile: troviamo Letture, Matematica, il mini sussidiario, sempre con pagine di esercitazioni al termine di ogni argomento (il che limita il numero dei volumi, in quanto gli esercizi non sono a parte come spesso accade). Nel Laboratorio di Italiano troviamo sia la grammatica che pagine di lessico, comprensione e produzione; le pagine di verifica sono in un font adatto per la dislessia.

In terza, si aggiunge un quaderno con le verifiche di livello delle discipline di studio e di matematica, utili come esercitazioni o ripasso e un bell'atlante multidisciplinare con disegni, fotografie, curiosità sugli argomenti affrontati (rarissimo trovarlo allegato al libro di terza: mi ha colpito positivamente). In Matematica di terza, le verifiche di fine argomento sono sempre presentate in due livelli di complessità e chiude il testo una sezione di matematica facilitata; inoltre sono presenti sempre mappe concettuali. Lo stesso nel sussidiario: mappe per il ripasso, ma anche laboratori operativi, compiti di realtà... insomma, molte attività diversificate. 



Non ho visionato i materiali per i docenti, ma dalla descrizione la guida allegata al volume di prima sembra molto interessante (giochi fonologici, dettati reciprochi, autodettati, domande per dialogare sui libri, animazioni alla lettura). Ovviamente online libro liquido, espansioni ricche di materiali per BES, video, simulazioni Invalsi e tanto altro. Personalmente, mi sento di consigliare di prendere seriamente in considerazione questo testo!

Commenti

  1. Purtroppo io invece ho trovato nel secondo volume degli errori nella spiegazione delle divisioni, o meglio un approccio poco corretto e che potrebbe indurre i bambini ad interpretare ed utilizzare erroneamente il segno di uguaglianza.

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    1. Buonasera, purtroppo per recensire un intero corso sono costretta a dare un'occhiata alla struttura, all'impostazione generale dei volumi. Sicuramente qualcosa mi è sfuggito. Grazie per la segnalazione!

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