Percorso "Ascolto e parlo sulle ali della fantasia" (classe I e oltre)

Oggi vorrei raccontarvi di un progetto semplice e agile che ho svolto quest'anno in prima. Nella scuola primaria, soprattutto nel primo biennio (ma anche oltre) ci sono molti momenti vuoti, in cui i bambini sono stanchi, spesso verso la fine della giornata o anche solo della mattinata. Bisogna quindi armarsi di una ricca casetta degli attrezzi, fatta di giochi in movimento e giochi sedentari... da far fare per risollevare un po' gli animi (e rendere la scuola un po' più leggera).


Io ho voluto approfittare di quei momenti per fare delle attività divertenti sì, ma che avessero anche intenti didattici. Dieci minuti qua e là, certo non tutti i giorni ma al bisogno, per attività che ai bambini sono piaciute tanto e che sono andate a soddisfare alcuni obiettivi di apprendimento che a volte noi maestre cerchiamo di raggiungere solo con l'utilizzo delle schede. Schede sì, ma non solo: variare le attività è fondamentale e questo progetto, grazie alla sua semplicità, permette di farlo in qualsiasi classe senza rubare troppo tempo alla quotidianità, già di per sè molto frenetica.
Si tratta di un lavoro che interessa gli ambiti dell'ascolto e del parlato, in particolare il racconto e quindi lo sviluppo della fantasia.
Come vi racconterò un'altra volta, sono particolarmente appassionata a Gianni Rodari e ai suoi metodi per stimolare la fantasia di adulti e bambini. Ai bambini raccontare in questo modo viene più facile e le strategie che qui riporto possono fare miracoli.
Alla base di tutto il percorso, il binomio fantastico in tutte le sue declinazioni: uno strumento utile a scuola, ma anche a casa per passare il tempo con mamma e papà in modo creativo (o in macchina verso la meta delle vacanze).

ASCOLTO E PARLO SULLE ALI DELLA FANTASIA
DESTINATARI: alunni di classe I (estendibile, con le opportune modifiche, a tutti i cinque anni e oltre!)

TEMPI: un quarto d'ora ogni tanto, nel pomeriggio o al termine delle attività più dispendiose di energia.

OBIETTIVI: in riferimento alle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012, ascolto e parlato
- raccontare storie personali o fantastiche rispettando un ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta;
- prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola;
- comprendere l’argomento e le informazioni principali dei discorsi affrontati in classe;
- ascoltare testi narrativi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.

METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE: discussioni per avviare l’attività e offrire spunti; il “gioco del cantastorie” (estratto a caso) ovvero colui che racconta la storia.

MATERIALI: scatola con i nomi dei bambini nomi per le estrazioni; sedia del cantastorie (anche una semplice sedia con un cartello per renderla riconoscibile).

RIFERIMENTO TEORICO: Rodari G., Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie (1973).

ATTIVITÀ:
- IL BINOMIO FANTASTICO: invenzione di storie grazie a due parole scelte a caso (da altri bambini estratti), sufficientemente estranee l’una dall’altra, collegate dai nessi “con, del, sul, nel”, ecc.
- IPOTESI FANTASTICA (“Che cosa succederebbe se…”): invenzione di storie scegliendo a caso un soggetto e un predicato. Es.: nome e verbo (la città vola), soggetto e predicato (Milano è circondata dal mare), soggetto e attributo (il coccodrillo esperto in caccia di gatti).
- LOGICA FANTASTICA: immaginare un uomo fatto di un materiale particolare (vetro, legno, ghiaccio, gelato, burro, carta velina, ecc) e analizzare la materia del personaggio per stabilire come si comporterà e cosa farà.

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI: italiano (riflessione sugli usi della lingua); scienze (esplorare e descrivere oggetti e materiali).

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